L’ esame delle fonti archivistiche su Esanatoglia segnala la produzione vasaria già nel 1324 con l’attestazione della presenza dell’arte dei vasai.
Una serie di documenti tra il 1496 e il 1500 menzionano un vasaio, in particolare si nomina un collaboratore del maestro e il diritto di quest’ultimo a cavare argilla da vasi. Al 1507 e al 1509 risalgono poi riferimenti ad altri due vasai operanti a Esanatoglia, e infine nel 1574 il Piccolpasso cita Esanatoglia come centro di produzione di maiolica di pregio. Di pochi anni dopo è la notizia di alcuni vasai di Esanatoglia operanti a S.Severino.
Un documento del XVII secolo nomina la cittadina come centro di produzione ed esportazione di ceramica nell’intero territorio marchigiano, ed una nota del 1672 cita la ceramica della cittadina come campione per la produzione più corrente, contrapposta a quella di Deruta per quella più fine, dandoci quindi un’indicazione importante circa la specializzazione assunta in questo arco cronologico a favore della quantità rispetto alla qualità del prodotto, aspetto confermato da una fonte del XVIII secolo in cui si sottolinea come la produzione fosse attiva e specializzata in maiolica monocroma bianca.
La web app Cuore di Marche è frutto della passione e dell’impegno degli autori.
Aiutaci a migliorarla, scrivendoci le tue impressioni: