
Terre d’Apiro: dalle acque alle rocce
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Monte San Vicino
Il San Vicino, che con i suoi 1.484 m.s.l.m. domina la vallata e si staglia sullo sfondo di APIRO, ha una particolarità: visto da sud ha una forma a gobba di cammello, da nord assume una forma tricuspidale, e da est o ovest assomiglia a un vulcano spento. Dato il suo isolamento il monte è facilmente distinguibile anche da molto lontano e dalla sua cima si gode di un vastissimo panorama che arriva fino alla Dalmazia.
In passato era preso come riferimento e orientamento da marinai e pescatori del Mare Adriatico in quanto chiaramente visibile al largo delle coste.
Nei pressi della vetta, che può essere raggiunta con sentieri segnalati di livello escursionistico, si trova una grande croce di ferro; è possibile partire dai Prati di San Vicino (a sud della vetta) oppure – con un dislivello maggiore – da Pian dell’Elmo (a nord).
Il Monte San Vicino e l’area circostante fanno parte della ZPS Monte San Vicino e Monte Canfaito (reindirizzo), istituiti nell’ambito della rete europea Natura 2000.
Lago di Castreccioni (o Lago di Cingoli)
Il lago di Cingoli o lago di Castreccioni è un bacino artificiale creato da una diga sul fiume Musone negli anni ottanta (1987).
L’ambiente, con il profilo delle montagne intorno allo specchio d’acqua, è particolarmente suggestivo, ricco di fauna acquatica e uccelli migratori.
Sulle rive sorgono diversi agriturismi e bar ed è possibile navigare con natanti elettrici e pedalò.
Centro storico
Il Monastero di Santa Maria Maddalena, e l’annessa chiesetta di tipo monastico di Santo Stefano, le cui radici risalgono al 1300, è stato pesantemente colpito dal sisma del 2016, che tra l’altro ha costretto all’evacuazione le ultime Suore di Clausura rimaste, accolte nella vicina comunità’ di Filottrano.
Diversi i progetti e le idee per il restauro e la futura destinazione dell’imponente ed importante struttura, che è stato negli anni anche sede di un asilo e di una scuola di ricamo, ed il cui muraglione di recinzione costituisce parte delle mura castellane del paese.
Queste, risalenti al XII secolo, circondano il centro storico e sono ben conservate: è possibile vedere ancora i cinque torrioni di forma poligonale che svettano maestosi, come a voler proteggere le bellezze architettoniche del borgo.
Non mancano gli edifici di rilievo, tra cui spiccano molti edifici religiosi di gran pregio:
la Chiesa di Santa Felicita, una costruzione romanica che conserva nell’archivolto del piccolo portale l’iscrizione “1256” a carattere gotici, data che gli storici concordano riferisca l’anno di realizzazione del portale;
la Chiesa e l’ex Convento di San Francesco entro le mura, dell’XI secolo, attuale sede della Pinacoteca comunale;
la Chiesa dei Cappuccini, costruita nel 1546, il cui cortile interno a selciato a mattoni racchiude il chiostro ed il pozzo;
la Chiesa della Madonna della Misericordia, edificata nel XIV secolo attorno ad un muro affrescato, detto “Figura”, attribuito ad Ottaviani Nelli di Martino da Gubbio (1375-1444);
la collegiata di Sant’Urbano, in puro stile barocco, scrigno di una pala del XVII secolo collocata sull’altare maggiore raffigurante l’Incoronazione della Vergine e S. Urbano I Papa, opera di Angelo Scoccianti di Andrea.
Nella sacrestia, inoltre, è custodita la seicentesca Raccolta Sant’Urbano, che conserva anche un organo Callido del 1771 e intagli lignei di Andrea Scoccianti, detto Raffaello delle Fogliarelle (1640-1700);
il Monastero di Santa Maria Maddalena, sede fino a non troppo tempo fa di una scuola di ricamo; la chiesetta di tipo monastico di Santo Stefano, risalente a prima del 1300 e la Chiesa di San Michele Arcangelo ed il suo particolarissimo “vicolo delle catacombe”;
a sud del paese è collocata la Chiesa di San Salvatore e Santa Maria ad Nives, eretta a 513 metri di altezza su una collinetta panoramica, mentre a poca distanza dal centro abitato protagonista è l’Abbazia di Sant’Urbano, consacrata nel 1086 ma risalente a prima dell’anno Mille;
si trova invece a pochi chilometri da Apiro la Chiesa di San Francesco delle Favete: la sua importanza deriva dalla tradizione che narra che qui abbia sostato San Francesco, compiendo in questi luoghi diversi miracoli.
Non solo edifici di culto, presenti anche altri di grande interesse:
il Palazzo dei Priori (Palazzo Comunale), massiccio edificio quadrangolare costruito nel 1246 e attuale sede del Comune;
l’Archivio storico San Sebastiano e la prestigiosa raccolta di opere di grande valore che vanno dal 1213 al 1900 custodita al suo interno;
importante per le arti dello spettacolo è la presenza del teatro Mestica, con la sua sala a ferro di cavallo, con due ordini di palchi e loggione a balconata.
Qui non gode solo la vista: numerose, infatti, sono le iniziative dedicate alla tradizione.
Dal 1970, ogni anno, dall’8 al 15 agosto Apiro ospita Terranostra, manifestazione folcloristica durante la quale gruppi provenienti da diverse parti del mondo si esibiscono con la loro musica ed i loro colori, diventando ambasciatori di usi e costumi internazionali.
Imperdibile anche l’appuntamento con la Festa della Polenta, in programma l’ultimo weekend del mese di settembre, evento che fa rivivere la vita rupestre tipica dei secoli scorsi con stand gastronomici che ripropongono, appunto, la gustosissima “polenta” realizzata con il sistema tradizionale.
Tra gli altri eventi particolare rilevanza l’ha il tradizionale allestimento dell’Altare artistico dei ceri: nei due giorni che precedono il carnevale, per l’adorazione eucaristica, l’ostensorio con l’ostia consacrata viene collocato su un altare appositamente allestito con alcune centinaia di ceri, che rappresentano un soggetto che viene modificato ogni anno.
Se è il riposo quel che si cerca, bisogna approfittare di una sosta al campeggio Pian dell’Elmo: potrete godere la tranquillità della montagna e scegliere di cimentarsi poi nella scalata della vetta del Monte San Vicino e organizzare un’escursione alla scoperta di gole e angoli incontaminati… e perchè no, anche a cavallo!
Se il sole scotta, la soluzione è tuffarsi in una delle tante piscine del parco acquatico: all’ombra di una pineta secolare troverete refrigerio e godrete anche della splendida vista sulla vallata!
Se si vuole scoprire l’arte e l’architettura locale, imperdibile, allora, è una visita alla medievale Abbazia di Sant’Urbano. Con il suo stile originalissimo ed un impianto a piani disposti su tre livelli, immersa in una lussureggiante campagna, custodisce il “Mistero dell’Occhio Luminoso”, che si rinnova il 24 maggio di ogni anno. Pronti a scoprirlo?
Non importa quando si viene: in inverno Apiro attira i visitatori grazie ad una stagione teatrale ricca ed accattivante, al Presepe Vivente ed alla Pasquella; in estate grazie alla storica Sagra della Polenta ed al famosissimo ed eclettico Festival Internazionale del Folclore “Terranostra”.
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